Dunque, sto ristrutturando casa e sono emerse alcune criticità nel spostare la vecchia caldaia a gas da una stanza all'altra.

Questo implicherebbe o la controsoffittatura di una stanza intera (e relativi costi) o l'installazione di uno scaldabagno elettrico (con costi nettamente inferiori).

Il mio dubbio però risiede nei costi futuri relativi ai consumi di uno scaldacqua elettrico.

Si tratta di un appartamento in centro a Milano, in un palazzo del 1932, quindi sono da scartare a priori pompe di calore, pannelli solari ecc. La scelta è tra controsoffittare la stanza (mantenendo così il tubo di aerazione dove si trova ora) oppure rimuovere tutto e installare una caldaia elettrica. Parliamo di 2k di costi in più o in meno.

Il mio timore, al di là dei costi immediati, sono quelli futuri relativi alla gestione della caldaia elettrica.

Ho letto di caldaie istantanee che riscaldano l'acqua in pochissimo tempo ma che hanno dei picchi di consumo di energia davvero esagerati e in una casa per una famiglia di 2/3 persone forse non è l'ideale.

NB: Il riscaldamento è centralizzato.

Certo, alcuni modelli ad accumulo recenti sono più "smart", hanno un timer e mantengono per più tempo l'acqua calda al loro interno, ed il costo del metano sembra essere sempre più in aumento....però resto tutt'ora non convintissimo di questa opzione.

Voi che consigli potreste darmi? Eventualmente quali tipi di caldaie elettriche dovrei considerare?